Il Guatemala è un paese dell’America Centrale con un patrimonio culturale straordinario e una società profondamente segnata da disuguaglianze economiche e sociali. Il conflitto armato interno (1960-1996), durato 36 anni, ha lasciato conseguenze devastanti, in particolare sulle comunità indigene, vittime di massacri, espropri forzati e discriminazione sistematica. Ancora oggi, molte famiglie discendenti dalle popolazioni maya vivono in condizioni di estrema vulnerabilità, con scarso accesso ai servizi di base e limitate opportunità di migliorare la propria situazione.A questa eredità storica si aggiunge una realtà economica e politica instabile. La corruzione diffusa, l’inefficacia delle istituzioni pubbliche e lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali da parte delle multinazionali hanno generato un sistema che avvantaggia pochi e lascia gran parte della popolazione in una condizione di povertà cronica. La ricchezza è fortemente concentrata nelle mani di una minoranza, mentre la maggioranza delle famiglie lotta per garantire il minimo indispensabile per la sopravvivenza. Nelle aree rurali, in particolare, la mancanza di infrastrutture adeguate e di servizi essenziali come sanità e istruzione impedisce a molte persone di costruirsi un futuro diverso.

Istruzione

Il sistema scolastico guatemalteco è suddiviso in educazione primaria, secondaria e superiore, ma il percorso educativo è tutt’altro che garantito. Se teoricamente l’istruzione primaria è obbligatoria, nella pratica molte famiglie non riescono a sostenere i costi associati alla scuola, come divise, materiali e trasporto. Nelle aree rurali, l’accesso all’istruzione è ancora più difficile, con scuole lontane e mal equipaggiate.

Il tasso di abbandono scolastico è tra i più alti dell’America Latina, e la situazione peggiora con il passaggio alla scuola secondaria. Molti adolescenti, soprattutto nelle famiglie più povere, sono costretti a lasciare gli studi per lavorare o prendersi cura dei fratelli minori. Le ragazze, in particolare, devono affrontare ostacoli ancora maggiori: le pressioni sociali, la povertà e i matrimoni precoci le spingono spesso a rinunciare all’istruzione, riducendo drasticamente le loro possibilità di autonomia economica e crescita personale.

Lavoro minorile

La povertà costringe molti bambini e adolescenti a iniziare a lavorare in giovane età, rinunciando al diritto fondamentale all’infanzia e all’istruzione. Il lavoro minorile è diffuso in diversi settori:

  • Agricoltura → bambini impiegati nella coltivazione di caffè, canna da zucchero, mais e altri prodotti destinati all’esportazione.
  • Commercio informale → venditori ambulanti, assistenti nei mercati o nei trasporti pubblici.
  • Lavoro domestico → soprattutto per le ragazze, spesso sottopagate o sfruttate in condizioni precarie.

Per molte famiglie, il contributo economico di un figlio che lavora è essenziale per la sopravvivenza, ma questo alimenta un ciclo di povertà senza via d’uscita, perché senza istruzione è quasi impossibile accedere a un lavoro dignitoso in età adulta.

Malnutrizione e insicurezza alimentare

La malnutrizione infantile è una delle emergenze più gravi in Guatemala, con tassi tra i più alti dell’America Latina. Circa la metà dei bambini sotto i cinque anni soffre di malnutrizione cronica, una condizione che compromette il loro sviluppo fisico e cognitivo, con conseguenze a lungo termine sulla salute e sul rendimento scolastico.

L’insicurezza alimentare è particolarmente diffusa nelle aree rurali, dove le famiglie dipendono da un’agricoltura di sussistenza sempre più fragile a causa del cambiamento climatico, dello sfruttamento delle risorse naturali e dell’aumento del costo dei beni di prima necessità. Molti bambini arrivano a scuola senza aver fatto colazione, il che incide pesantemente sulla loro capacità di apprendere e di concentrarsi.

Le comunità indigene sono tra le più colpite da questo fenomeno, a causa di una combinazione di povertà, accesso limitato ai servizi sanitari e scarsa diversificazione alimentare. Contrastare la malnutrizione significa non solo garantire il diritto all’alimentazione, ma anche offrire ai bambini e ai giovani la possibilità di crescere in salute e di costruirsi un futuro migliore.

Ruolo delle donne

Le donne guatemalteche, soprattutto indigene, vivono una doppia discriminazione: di genere e di etnia. Hanno meno accesso all’istruzione, al lavoro e ai diritti fondamentali. In molte comunità, le opportunità lavorative per loro sono quasi inesistenti, e l’unico ruolo riconosciuto è quello domestico. Molte giovani sono costrette a sposarsi molto presto, limitando ulteriormente la loro possibilità di emancipazione.

Nonostante le difficoltà, le donne sono spesso il cuore pulsante del cambiamento nelle comunità. In molti casi, sono loro a organizzare cooperative, piccole imprese locali e progetti sociali per garantire il sostentamento delle loro famiglie e il futuro dei propri figli. Tuttavia, senza un’educazione adeguata e un supporto concreto, il loro potenziale rimane fortemente limitato.

L’impegno di ESO ES

In questo contesto, ESO ES OdV concentra i suoi sforzi nel Dipartimento di Chimaltenango, con l’obiettivo di garantire l’accesso all’istruzione e migliorare le condizioni di vita delle comunità locali. Attraverso il programma di Borse di Studio, ESO ES sostiene bambini e giovani nel loro percorso scolastico, contrastando l’abbandono precoce e offrendo opportunità concrete di crescita personale e professionale.

La nostra missione è rompere il ciclo della povertà attraverso l’educazione, perché crediamo che ogni bambino e giovane, indipendentemente dal contesto in cui nasce, abbia diritto a un futuro dignitoso e pieno di possibilità.

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