#Opeguate è una missione sociale di clownterapia che si svolge in Guatemala, portando il sorriso e la magia del clown nei luoghi più vulnerabili.
Un’esperienza unica di clownterapia
Essere clown in una missione significa capovolgere il proprio punto di vista e osservare il mondo con occhi nuovi. È un’esperienza intensa e trasformativa, che spinge a sospendere i giudizi, accogliere e comprendere anche le realtà più complesse, avendo sempre a cuore il rispetto per l’altro.

Durante la missione, i clown si esibiscono e realizzano attività per bambini, adolescenti, adulti e anziani in comunità, scuole, strutture di accoglienza e ospedali. La risata diventa strumento di connessione e speranza, portando gioia in luoghi spesso segnati da difficoltà sociali ed economiche.
Tutte le spese di partecipazione sono interamente a carico dei volontari, e l’associazione non prevede rimborsi.
Formazione e preparazione
Partecipare a #Opeguate richiede un intenso percorso formativo, fondamentale per:
- acquisire competenze di clownterapia in contesti umanitari;
- prepararsi al volontariato internazionale, comprendendo le dinamiche culturali e sociali del Guatemala;
- sviluppare abilità ludico-educative e performative, per coinvolgere il pubblico in modo rispettoso e significativo.
La formazione è un pilastro essenziale per garantire che l’esperienza sia profonda, rispettosa e di valore tanto per i volontari quanto per le comunità ospitanti.
Le tappe della missione
La missione si struttura in due fasi principali:
📌 Prima fase: attività nel Dipartimento di Chimaltenango
- Mattina → spettacoli nelle scuole, in strutture per bambini e adulti con disabilità, in case di riposo e cliniche ospedaliere.
- Pomeriggio → attività ludico-educative con i bambini del Progetto Borse di Studio e con le loro famiglie.
I giochi e i laboratori sono pensati per sviluppare valori educativi come conoscenza, rispetto, fiducia, collaborazione, solidarietà e amicizia.
📌 Seconda fase: missione itinerante
La missione si sposta anche in altri dipartimenti del Guatemala, raggiungendo contesti particolarmente fragili. Nel corso delle precedenti edizioni, i volontari clown hanno portato spettacoli e attività in luoghi come per esempio:
- Orfanotrofi e case di accoglienza → NPH Guatemala, Casa Guatemala, Casa Agua Azul sul Rio Dulce, strutture per bambine vittime di violenza a Poptún (Petén).
- Discariche e zone di estrema povertà → Guatemala City, Chimaltenango e aldeas in cui lavorano “basureros” e “pica-piedras”.
- Scuole rurali → sui vulcani Acatenango, Atitlán, Santa María e nelle comunità remote di Huehuetenango.
- Centri di detenzione e aree di confine → carcere femminile, villaggi sul confine con il Messico, lungo il Rio Suchiate, luogo di transito dei migranti.
- RSA e centri per persone con disabilità: Cabecita de Algodon, Antigua; Hospital Hermano Pedro, Antigua; Los Gozos, Chimaltenango; Hogar Madre Anna Vitiello, Chimaltenango.
- Progetti educativi e sanitari → Escuelita “Amelia Pavoni” e poliambulatorio medico Yatintò, gestiti dall’ONG italiana “Sulla Strada” a San Raymundo; Casa Ronald McDonald Guatemala.
Un legame che cresce nel tempo
Negli anni, la missione ha costruito relazioni solide con i referenti locali, instaurando un clima di fiducia e collaborazione. La casa di accoglienza N.P.H. Guatemala, per esempio, ha ospitato numerose edizioni della missione, permettendo ai clown di lavorare a stretto contatto con i bambini attraverso laboratori di:
- giocoleria;
- magia;
- acrobatica;
- giochi ludico-educativi e musicali;
- creatività e teatro;
- fotografia istantanea.
Queste attività non sono solo momenti di gioco, ma rappresentano strumenti educativi e di crescita personale, che rafforzano l’autostima e la capacità di espressione dei bambini.
Un messaggio universale di speranza
Lo spettacolo di clownterapia, pensato appositamente per questi contesti, non è solo intrattenimento: è un linguaggio universale, che attraverso il gioco e il sorriso trasmette messaggi positivi ai bambini e agli adulti.
#Opeguate non è solo una missione, ma un viaggio umano ed emotivo, che lascia un segno profondo nei volontari e nelle persone incontrate lungo il cammino.
